Care Suore e Famiglia dell’Incarnazione,

Il 4 ottobre si conclude il Tempo della Creazione, che dal 1° settembre al 4 ottobre ha unito la famiglia ecumenica nella lode a Dio che si prende cura di noi donandoci la sua creazione e affidandola a noi perché ne abbiamo cura.

San Francesco d’Assisi lo aveva capito quando nel suo Cantico delle Creature si riferiva alla Terra come nostra sorella e madre. Come può la Madre Terra prendersi cura di noi se noi non ci prendiamo cura di lei ? La creazione geme a causa del nostro egoismo e delle nostre azioni insostenibili che la danneggiano.

Eppure c’è speranza in un futuro migliore. La speranza nel contesto biblico non significa stare fermi e in silenzio, ma piuttosto gemere, piangere e lavorare attivamente per una nuova vita in mezzo alla lotta.

La creazione e tutti noi siamo chiamati a pregare il Creatore, a lavorare insieme per un futuro di speranza attiva e di azione.

Agiamo per un futuro migliore perché sappiamo che Cristo ha vinto la morte. C’è molta sofferenza sulla Terra a causa delle nostre mancanze. I nostri peccati strutturali ed ecologici infliggono dolore alla Terra e a tutte le creature, compresi noi stessi.

Dal nostro carisma, crediamo che l’Incarnazione del Figlio di Dio ci serva da guida e ci permetta di affrontare un mondo inquietante. Dio è con noi mentre ci sforziamo di affrontare le sfide del mondo in cui viviamo (cfr. Rm 8,23).

preghiera per il Creato nella preghiera comunitaria del 4 ottobre. Questo ci unirà gli uni agli altri e all’intera famiglia ecumenica del Tempo del Creato, che in quel giorno organizzerà una celebrazione online guidata dai giovani.

Con affetto

Commissione internazionale di ecologia delle OdG 1° ottobre 2024